Mediazione familiare: deporre le armi per vincere

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31 Agosto 2015 - posted by Stella Morana

121. È il numero delle donne ammazzate solo lo scorso anno da qualcuno che diceva di amarle.

Omicidi che superano di gran lunga quelli della criminalità organizzata. Se a questi aggiungiamo il fenomeno delle donne che utilizzano false denunce di abusi e maltrattamenti (8 su 10 secondo le statistiche si rivelano infondati) per ottenere vantaggi dalla separazione, ci possiamo facilmente rendere conto che i rapporti di coppia rischiano di somigliare più a una guerra che a quell'idillio da "baci perugina" con cui il marketing incita al consumo.

A queste notizie di amori maledetti, quasi mai giornali e televisioni aggiungono, con altrettanta "energia", i possibili rimedi affinché questa distorta cultura possa essere curata, anzitutto facendo conoscere le ricadute che la scelta della separazione ha sui partner e sugli eventuali figli della coppia. Non tanto per fare pietismo o campagne antidivorziste (per carità!), bensì per mettere in guardia i tanti uomini e donne in procinto di sciogliere il legame coniugale (sia esso celebrato che di fatto), dei pericoli di questa operazione, laddove non la si affronti con attenzione e consapevolezza. Ecco, forse la mediazione familiare, questa disciplina ancora poco conosciuta che in questa rubrica ci proponiamo di condividere e divulgare, può essere così brevemente tradotta: un percorso per evitare i pericoli che sempre si annidano in ogni separazione.

Non occorre essere scienziati per comprendere la delicatezza di un'esperienza del genere, ma se non bastasse il buon senso, sono ormai centinaia le ricerche scientifiche che dimostrano, da vari punti di osservazione, quanto la separazione coniugale rappresenti per tutta la famiglia un momento di grande destabilizzazione, in cui ogni precedente equilibrio tende a rompersi (e, spesso, si rompe) e ci si ritrova spogli degli abituali punti di riferimento, con l'urgenza di fronteggiare al meglio gli inevitabili cambiamenti. Rabbia, sofferenza, frustrazione, sfiducia, senso di smarrimento, sono solo alcuni dei sentimenti che i partner devono gestire quando si rendono conto che la loro storia d'amore sta chiudendo i battenti e la scritta "The End" si affaccia sulla scena. È il momento in cui l'amore finito rischia di lasciare il posto a un rancore profondo per l'Altro che, da amato, diventa il solo responsabile di tutte le mie disgrazie, il nemico contro il quale intraprendere una guerra per "fargliela pagare cara". Quanti avranno sentito dire o, loro malgrado, hanno vissuto, una situazione come questa: una sorta di cappio che intrappola coloro che un tempo si erano amati e scatena una rabbia a volte così soffocante da ostacolarli nel compito più importante che li aspetta: tornare ad amare e a vivere serenamente, soprattutto laddove da questo amore che fu, è nato un figlio, sua testimonianza perenne, che non per questo deve essere svilito o usato come arma per infierire sull'Altro.

La mediazione familiare, con i suoi lunghi anni di ricerche ed esperienze, ci dice che tutto questo si può evitare e che proprio loro, i coniugi, sono la risorsa vincente capace di trasformare una battaglia distruttiva in un'occasione evolutiva, anzitutto deponendo le armi per vincere questa strana guerra che -appunto- trova il successo laddove si cerca di non sconfiggere l'Altro, risolvendo, così, nel migliore dei modi la disputa. Ma bisogna stare vicino a questi uomini e queste donne, affinché non affrontino da soli questa importante svolta della loro vita, correndo il rischio di logorarsi nel luogo comune del "si salvi chi può".

È dunque in questa cornice che si inserisce il lavoro del mediatore familiare, un professionista che aiuta la coppia a salvarsi reciprocamente, a "venirsi incontro dialogando", trovando da sé un modo efficace per riorganizzare al meglio le relazioni familiari, garantendo il proprio benessere e, soprattutto, quello degli eventuali figli coinvolti. Perché, certo si può smettere di essere marito e moglie, ma non si può (non si dovrebbe) smettere di essere padre e madre dei propri figli.

In questa rubrica cercheremo, puntata dopo puntata, di raccontarvi cos'è questa mediazione, chi è e cosa fa il mediatore e perché la sua funzione può essere oggi tanto importante.

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